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giovedì 19 marzo 2015

Quel mazzolin di fiori...



Sono o non sono belli come un mazzo di fiori... 
anzi se proprio devo dirvi la veritò, soprattutto quando si avvicina la primavera e tanti profumi iniziano a farmi starnutire, preferisco alla lunga un mazzo di verdure belle da vedersi e ricchissime di proprietà come queste che vedete.
Quasi tutte le mattine faccio una capatina al  mercato rionale dove si trovano diversi banchi di verdura ed ogni mattina mi piace addentrarmi per respirare quell'aria unica, colma di odori, di colori e di voci che mettono allegria...
Ho notato dei mazzetti di verdura che vi confesso non conoscevo ed ho chiesto al venditore di cosa si trattasse e lì mi si è aperto un mondo. Non solo perchè ho saputo che quei mazzetti, molto curiosi, altro non erano che friarielli (una specialità campana)chiamati anche minestrina ; ma per la chiacchierata che è scaturita tra lui ed una cliente, incentrata sul fatto che entrambi (non sapendolo) erano originari di Sarno, che avevano amici in comune ma soprattutto perchè da lì è  iniziato un confronto su come le rispettive famiglie usavano cucinarli.
Io sono rimasta incantata perchè nei loro occhi leggevo la nostalgia di momenti passati, di ricordi di persone care che non c'erano più, tutto questo grazie a questa simpaticissima verdura tanto cara ai napoletani, ed ora che l'ho conosciuta, cucinata ed assaggiata anche a me.

Adesso chiaramente rendo partecipi anche voi di come vanno cucinate queste verdure che tra l'altro posseggono un elevato contenuto di calcio (260 mg x 100 g) che supera addirittura quello del latte e di tutti gli altri alimenti eccezion fatta per i formaggi. Contengono anche dosi elevate di potassio, magnesio e ferro..
Vanno puliti togliendo la parte finale (quella con meno foglioline)e ben lavati. Poi si prepara una padella con dell'olio, uno spicchio di aglio ed un peperoncino, quando l'olio è caldo buttiamo i friarielli, li saliamo e li facciamo cuocere per circa un 15 minuti a fuoco basso e coperti. Passato questo tempo togliamo il coperchio ed alziamo il gas facendo ritirare tutto il liquido che hanno formato. Dopo circa 5 minuti quando saranno belli croccanti, sono pronti da mangiare.

L'altra verdura che vedete sono le cime di rapa pugliesi, anche queste ve le raccomando proprio perchè hanno un gusto diverso dalle normali rape che si trovano in commercio, un gusto dato dalle grandi infiorescenze che hanno rispetto alle altre.
Anche queste sono verdure molto ricche di sali minerali come calcio e fosforo, contengono ferro, vitamine C, A, B2  Hanno un buon contenuto proteico, sono molto digeribili, disintossicanti e ipocaloriche (100 gr. apportano soltanto 27 Cal). Sono degli ottimi antiossidanti,  originarie delle regioni mediterranee in particolar modo dalla Puglia.
Queste vanno pulite togliendo la costola dalle foglie e ritagliando tutte le infiorescenze dal fusto centrale e ben lavate. Vanno lessate in acqua bollente non salata, scolate e per renderle veramente buone vanno ripassate in padella con olio, spicchio d'aglio ed anche un peperoncino.
Allora avevo ragione? non sono meglio di un mazzo di fiori?

1 commento:

  1. Anche io al mercato mi faccio incantare da verdure che non conosco...penso sempre "E te chi sei? Perchè non ti ho ancora cucinato?" :D ahahah! I Fiori e le Erbe poi fanno parte più della verdura stessa della tradizione e del passato quando si conosceva perfettamente tutto :) Buone!

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